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I Gruppi Immigrazione e Salute (GrIS) sono le Unità territoriali della SIMM ed operano con l’intento di creare reti locali per promuovere la salute degli immigrati in una ottica di approccio transculturale e diritto riconosciuto per tutti. Nel mese di marzo sono state programmate alcune iniziative come occasione di incontro pubblico, conoscenza reciproca, condivisione di risorse, competenze e strumenti operativi. Il 17 marzo a Bologna, nel primo anniversario del “noi non segnaliamo day”, mobilitazione nazionale contro la proposta di far diventare gli operatori sanitari delle “spie” nei confronti di immigrati irregolari, sarà presentato l’opuscolo “Bambine e bambini del mondo. Guida per le famiglie” (disponibile anche presso quasi tutti gli altri GrIS) realizzato dall’associazione di donne straniere “Candelaria” per conto del Ministero della salute. Il 23 marzo a Torino si terrà l’iniziativa "Gruppi Immigrazione e Salute. Una rete in costruzione per la salute dei migranti", incontro di collegamento tra le varie realtà operanti sul territorio piemontese e di  riflessione per fare il punto e per passare “dall'intervenire SU all'intervenire CON ... percorsi interculturali a confronto”.
17 marzo ore 17-19, Bologna, c/o Centro Interculturale Zonarelli, Via G.A. Sacco 14
23 marzo ore 9-18, Torino, c/o Sermig Arsenale della Pace, Piazza Borgo Dora 61

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E’ stato programmato il V Master MEMP con inizio delle lezioni a novembre 2010. Nel Master Memp (8 settimane semiresidenziali in due anni) saranno affrontati gli aspetti medico-sociali, sociosanitari e politico-normativo dell’assistenza a tutti coloro che soffrono di traumi sociali, per approfondire tutta quella sfera della patologia in cui la noxa eziologica è la povertà, la discriminazione, la lesione sociale, il pregiudizio culturale. In particolare saranno affrontati temi della salute degli immigrati ed argomenti di salute globale. Il Master è rivolto fondamentalmente a medici, infermieri, ostetriche, farmacisti, psicologi, assistenti sociali, mediatori (con titolo da corso specifico), dirigenti ed altri operatori sociosanitari delle strutture pubbliche, del privato sociale no-profit e del volontariato. Possono essere strutturati piani di studio individuali per altre professionalità. Per alcuni moduli saranno richiesti al Ministero della salute i crediti ECM per medici ed infermieri. Ai corsisti verrà rilasciato per ogni singolo modulo un attestato di partecipazione e, alla fine del Master, un certificato attestante il percorso didattico e la tesi sostenuta.
Per informazioni:
Claudia Reale    Tel. 06 66 50 27 103   Fax 06 66 50 27 119
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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La SIMM in segno di solidarietà con i migranti, rispondendo ad un proposta che è circolata su internet, ha oscurato temporaneamente il proprio sito.

 

Dalla lettera dei docenti universitari contro il razzismo a sostegno del primo marzo: Dapprima in Francia, poi in Italia, in Spagna, in Grecia e in altri paesi europei, la giornata del primo marzo è stata proclamata “una giornata senza di noi” con l’intento da parte dei/delle migranti che vivono in questi paesi di far percepire, per un giorno, l’importanza della loro presenza economica e sociale sia attraverso lo sciopero sia attraverso altre forme di protesta come l'astensione dai consumi. Ispirata alla giornata del primo maggio del 2006, quando in varie città degli Stati Uniti i/le migranti privi/e di documenti di soggiorno erano riusciti/e a bloccare la vita economica e sociale di quelle città attraverso una massiccia astensione dal lavoro e fluviali manifestazioni in cui ricordavano a tutti che “We are America”, questa giornata ci sembra di particolare importanza anche per iniziare una necessaria riflessione sulle forme della nostra esistenza comune di cittadini/e e non cittadini/e, migranti e non.
... ...
“Come può esistere chi non esiste” è ... la domanda di fondo diventata sempre più impellente in Italia e generata da una forma pervasiva di razzismo istituzionale che permette e legittima forme di razzismo, intolleranza, xenofobia sociali che stanno ormai erodendo la vivibilità comune delle nostre città. O, meglio, come possono esistere tutti e tutte coloro che, pur essendo “attori della vita economica di questo paese”, con differenti dispositivi sono continuamente sospinti verso una presenza marginale e una vita non vivibile costellata di mille ostacoli (dai tempi biblici del rinnovo del permesso di soggiorno all’assenza di ogni possibilità di regolarizzazione, dagli innumerevoli modi in cui si elude il riconoscimento dello stato di rifugiato alle norme che entrano in modo discriminatorio nelle scelte di vita affettiva concedendo ai migranti “affetti di serie b”, sino ai mesi di detenzione previsti per chi non ha o ha perso il permesso di soggiorno e all’ultima proposta del “permesso di soggiorno a punti”)?
Aderiamo a questa giornata perché riteniamo che questa domanda coinvolga la vita di tutti e di tutte, migranti e non, studenti, studentesse, lavoratori e lavoratrici, disoccupati e disoccupate, in Italia così come nel resto d’Europa e in altri paesi del mondo. ...
Siamo più in generale convinti che soltanto cancellando il razzismo istituzionale e sociale come pratica quotidiana di sfruttamento sarà possibile costruire spazi di convivenza futuri.


  • Diario 1999: il giorno in cui gli immigrati lasciarono l'Italia.
  • Lettera dei docenti universitari contro il razzismo a sostegno del primo marzo, una giornata senza di noi
  • vedi www.primomarzo2010.it
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