Categorie: SIMM News

È ormai diventato un mantra: la pandemia Covid ha creato nuove disuguaglianze, ha aumentato quelle esistenti a livello dei singoli territori, delle Nazioni, tra Paesi, nel mondo. Questo per causa diretta della malattia e per tutti gli effetti diretti ed indiretti della stessa.

Poi ci sono gli invisibili. Ci sono persone, gruppi di popolazione a livello locale, nelle nostre città, tra le nostre case, e intere comunità nazionali che non esistono nei programmi di mitigazione, di prevenzione, nei "ristori" o nelle future politiche di rilancio. Invisibili ma presenti. Sono tutti coloro fuori dagli standard amministrativi nostrani o esclusi dalle cronache internazionali, sono quelli sotto casa ma senza una casa e quelli di paesi lontani dalle rotte del benessere e dei diritti.

Non deve sorprendere che la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni abbia ritagliato in ambito locale ed internazionale, sul piano tecnico politico il primo e sull'aspetto di sensibilizzazione il secondo, il proprio impegno in questa pandemia. Per questo ha promosso, o si è inserita, in reti e alleanze, per portare all'attenzione e far emergere diritti di persone e di gruppi dimenticati: e sui vaccini il confronto è diventato di drammatica attualità.

 

Salvatore Geraci e Alessandro Verona hanno scritto un articolo per raccontarcelo su Saluteinternazionale: https://www.saluteinternazionale.info/2021/03/gli-invisibili-e-il-diritto-al-vaccino/

 

Categorie: News Azioni di advocacy SIMM

La SIMM promuove una staffetta di digiuno di sensibilizzazione, dal 26 marzo al 7 aprile, sul tema dell'accessibilità globale ai vaccini anti COVID-19

La Simm partecipa alla campagna che invita la Commissione europea a fare tutto quanto in suo potere per rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e tutte.

La SIMM aderisce alla campagna No profit on pandemic, una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), basata su una raccolta di firme in ogni Paese europeo, raggiungendo per ognuno una soglia minima, per l'Italia 53.580, ed un totale di un milione di firme per tutti i Paesi dell'Unione europea insieme.

Invitiamo ad approfondire e a firmare l'iniziativa attraverso questo sito internet: https://noprofitonpandemic.eu/it/ 

Considerato che il risultato dipende dalla partecipazione in tutti i Paesi europei, chiediamo di invitare alla firma anche i vostri contatti che si trovano altrove nell'Unione Europea.

Questi sono gli obiettivi della campagna:

1 — Salute per tutti

Abbiamo tutti diritto alla salute. In una pandemia, la ricerca e le tecnologie dovrebbero essere condivise ampiamente, velocemente, in tutto il mondo. Un’azienda privata non dovrebbe avere il potere di decidere chi ha accesso a cure o vaccini e a quale prezzo. I brevetti forniscono ad una singola azienda il controllo monopolistico sui prodotti farmaceutici essenziali. Questo limita la loro disponibilità e aumenta il loro costo per chi ne ha bisogno.

2 — Trasparenza ora!

I dati sui costi di produzione, i contributi pubblici, l’efficacia e la sicurezza dei vaccini e dei farmaci dovrebbero essere pubblici. I contratti tra autorità pubbliche e aziende farmaceutiche devono essere resi pubblici.

3 — Denaro pubblico, controllo pubblico

I contribuenti hanno pagato per la ricerca e lo sviluppo di vaccini e trattamenti. Ciò che è stato pagato dal popolo dovrebbe rimanere nelle mani delle persone. Non possiamo permettere alle grandi aziende farmaceutiche di privatizzare tecnologie sanitarie fondamentali che sono state sviluppate con risorse pubbliche.

4 — Nessun profitto sulla pandemia

Le grandi aziende farmaceutiche non dovrebbero trarre profitto da questa pandemia a scapito della salute delle persone. Una minaccia collettiva richiede solidarietà, non profitti privati. L’erogazione di fondi pubblici per la ricerca dovrebbe sempre essere accompagnata da garanzie sulla disponibilità e su prezzi controllati ed economici . Non deve essere consentito a Big Pharma di depredare i sistemi di assistenza sociale.

I vaccini disponibili contro il SARS-CoV2 sono protetti da brevetti che ne limitano la produzione, rallentando la risposta alla pandemia,

La sospensione anche temporanea dei brevetti è l'unica strada per poter produrre i vaccini in tante aziende, in tutto il mondo: il grave rischio è che la protezione dalla COVID-19 diventi irraggiungibile in particolare per i Paesi con meno risorse economiche, e che si verifichi uno scenario drammatico con una pandemia incontrollabile, causando molte ulteriori morti e sofferenze, fisiche e sociali.

L'11 Marzo 2021 i membri dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization - WTO) hanno esaminato la proposta portata da India a e Sud Africa nell'Ottobre 2020, che chiedeva una deroga sui brevetti per la produzione dei vaccini contro la COVID-19, che avrebbe agevolato la produzione e l'esportazione dei sieri in zone del mondo a basso reddito.

Tale proposta si riferisce all'articolo dei TRIPs (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) che prevede il diritto degli Stati membri del WTO di includere nella loro legislazione una disposizione per l’uso del brevetto senza autorizzazione del titolare per facilitare l’accesso ai farmaci (la cosiddetta “licenza obbligatoria”), in circostanze di emergenza.

Malgrado la critica emergenza in corso in tutto il mondo, questa proposta è stata bloccata dai Paesi ad alto reddito, inclusa l'Italia, e dal Brasile.  


Come funziona la staffetta di digiuno?

La staffetta di digiuno di sensibilizzazione promossa dalla SIMM avrà inizio il 26 marzo e terminerà il 7 aprile.

E' possibile partecipare attraverso questo link, inserendo il proprio nome:  https://doodle.com/poll/x8t8vsatpr5etna3

Vi preghiamo di indicare il giorno in cui volete aderire, specificando il nome della persona che partecipa.

L'ideale è che per ogni giorno ci siano almeno due persone prenotate, quindi vi chiediamo di controllare anche le altre prenotazioni in modo da evitare sovrapposizioni o buchi.

In caso di partecipanti che non soci SIMM, invitiamo ad aggiungere l'associazione/organizzazione di appartenenza dopo il nome

 Cosa possiamo fare oltre al digiuno di sensibilizzazione?

Firma e fai firmare la petizione dell'Iniziativa Comunitaria Europea attraverso il sito della campagna:  https://noprofitonpandemic.eu/it/
Se hai contatti in altri Paesi dell'UE, invita anche loro alla firma della petizione, è fondamentale, in particolare per i Paesi che ad oggi hanno avuto poche adesioni.

 Perché il 26 marzo?

È la data della ricorrenza dell'annuncio da parte del dott. Salk, nel 1953, del primo vaccino antipoliomelite. Il vaccino non venne brevettato dallo scienziato, per garantirne la massima distribuzione. Quando in una intervista televisiva gli fu chiesto chi possedesse il brevetto del vaccino, lui rispose: "La gente, suppongo. Non c'è brevetto. Si può brevettare il sole?"

 Perché il 7 aprile?

È la giornata mondiale della salute, che coincide con la data in cui entra in vigore l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 1948.

Nella data del 7 aprile la campagna europea No profit on pandemic ( http://noprofitonpandemic.eu ) realizzerà iniziative attraverso i propri comitati nazionali.

In questa data il Comitato italiano prevede un evento di sensibilizzazione trasmesso in diretta su facebook.

 

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Categoria: News

Maurizio Ambrosini ha pubblicato, sabato 13 marzo 2021, un articolo sull’Avvenire dal titolo Non solo polizia, 4 risposte per la marginalità giovanile, particolarmente prezioso per i nostri temi.
Aggiungiamo che l’isolamento, la solitudine, la forzata assenza da scuola durante l’epidemia non sono probabilmente estranei al disagio descritto dall’autore.

Abbiamo in più occasioni ricordato le difficoltà dei minori, misconosciute ma assai percepibili in ambito sociale (chi ricorda di aver visto, in passato, le gigantesche risse tra ragazzini di quest’ultimo anno?) e clinico (le osservazioni sono per ora aneddotiche, ma aspettiamo purtroppo presto i dati statistici su disagio psichico e atti autolesivi tra bambini e adolescenti).

Vogliamo promuovere iniziative per la salute fisica, mentale e sociale delle nuove generazioni di minori di origine straniera, e in particolare, seguendo un suggerimento dell’articolo di Ambrosini, il servizio civile tra questi ragazzi. I soci SIMM sono presenti in modo capillare nella società: mettiamoci all’opera.

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