Categorie: SIMM News
Alla SIMM ci siamo spesso sentiti soli, lungo i 35 anni della nostra storia.
Con l’eccezione di due ministri della salute illuminati negli anni ’90, Elio Guzzanti e Rosi Bindi, soci onorari della nostra società, abbiamo spesso avuto l’impressione di seguire un cammino solitaria, con unici compagni di strada generosi gruppi di volontariato.
La nostra solitudine è terminata il 13 marzo 2013. Con l’elezione di Papa Francesco, e con la sua visita dopo poco a Lampedusa, nel luglio successivo, capimmo che non eravamo più soli. Le sue parole erano inequivoche:
“Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. (...) Chi ha pianto per la morte di questi fratelli e sorelle? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini? Per questi uomini che desideravano qualcosa per sostenere le proprie famiglie?”
I nostri pensieri, i nostri dolori detti da un papa. E con quella partecipazione, con quell’empatia!
Grazie, papa Francesco. Per queste parole, per quelle che ci hai ripetuto negli anni successivi, per quelle che ci hai generosamente scritto nel 2022 in occasione del nostro congresso nazionale. E perché, con te nel cuore, non siamo più stati soli, e non lo saremo più.
 
Marco Mazzetti, presidente SIMM
 

Categorie: SIMM Formazione

 

32 Salvi tutti è un progetto promosso dall’Associazione Pianoterra in partnership con la Società Italiana Medicina delle Migrazioni e realizzato a Napoli e Castel Volturno con il sostegno dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.

Il progetto nasce per favorire l’inclusione di donne provenienti da contesti migratori a Napoli e Castel Volturno, attraverso la promozione del diritto alla salute in epoca perinatale. Le azioni previste avranno come obiettivo sia quello di sostenere l’empowerment delle donne attraverso percorsi di promozione della salute, sia quello di migliorare la fruibilità e la capacità di accoglienza dei servizi di cura materno-infantili attraverso la formazione.

 All’interno del progetto la SIMM, in particolare il GRiS Campania, svilupperà due percorsi formativi focalizzati sull’approccio transculturale alle cure, in cui saranno coinvolti professioniste e professionisti, mediatrici e mediatori afferenti ai diversi servizi delle Unità Operative Materno Infantile delle ASL e Aziende Ospedaliere interessate.

La proposta formativa si propone di migliorare le competenze professionali e di tesaurizzare le esperienze di professioniste e professionisti del sistema di cura, con il fine di orientarle verso una maggiore sensibilità alle differenze culturali, e supportare la creazione di una comunità consapevole, competente e capace di adottare un approccio transculturale nell’ambito della propria quotidianità professionale.

Attività previste:

  • Creazione di due presidi di prossimità per orientamento ed accompagnamento ai servizi del territorio e la promozione di cure precoci in ambito materno-infantile
  • Incontri di gruppo dedicati alla salute materno-infantile in gravidanza e nel post-nascita
  • Percorsi di formazione dedicati a professionisti dei servizi socio-sanitari in materia di medicina transculturale

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Categorie: SIMM News

L'editoriale che rilanciamo, The Italian health data system is broken, è appena stato pubblicato su Lancet ed è stato ampiamente ripreso dai media italiani.

Vogliamo riproporlo anche noi, perché il nostro osservatorio è privilegiato: guardare al Sistema Sanitario dal punto di vista dei fragili (immigrati e non solo) permette di cogliere in anticipo le minacce al godimento dei diritti, nel nostro caso alla salute e alla cura.

Da anni segnaliamo come la frammentazione del SSN in venti Servizi Sanitari Regionali sia controproducente, determinando inaccettabili differenze di accessibilità e di qualità delle cure.

L'editoriale di Lancet riflette sulla mancata integrazione fra i Servizi Sanitari Regionali e sull’assenza di un Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale, che rende difficili le cure in regioni diverse da quella di residenza. Le ricadute sulla spesa sanitaria (ad esempio per indagini inutilmente ripetute) e sulla salute pubblica per la lacunosa disponibilità di dati aggiornati su tutto il territorio nazionale sono intuibili, come gli ostacoli allo sviluppo e alla ricerca per la frammentazione dei registri e delle regole amministrative.

L’editoriale di Lancet non è una sorpresa, per noi. Conferma autorevolmente ciò che la SIMM da anni promuove: l'accesso alle cure per gli immigrati è fondamentale non solo per il rispetto dei diritti umani, sanciti dalla nostra Costituzione, ma anche per la protezione della salute pubblica e il contenimento della spesa sanitaria.

E non ci arrendiamo: in linea con l'invito di Papa Francesco e del Presidente Mattarella a sperare e rendere concreta la speranza, continueremo a impegnarci per un Servizio Sanitario solidale, equo ed efficiente.

Cristina Tantardini e Marco Mazzetti

Allegati:
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